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Qui volevo linkare una foto fatta da un' amica in Iran quest'anno, che secondo me e' bellissima (la foto e l' amica :) ). Vedo se avro' il consenso per pubblicarla qui.
Sapete, ci sono dei momenti che rimani affascinato e mi e' venuta voglia di scrivere questo, come commento alla foto.
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"Guardo la foto e mi chiedo se c'e' uno sbaglio.
La porta e' normale e l' albero e' torto.
Ci sono poche gioie nella vita,
allora mi guardo questa meraviglia commosso."
Tentativo di poesia Cinese.
Grazie Laura!!
Anni fa', nelle vacanze estive, comprai un librettino @ e alla lettura del brano "la mano di Mokusen", i lacrimoni scendevano. Sono troppo emozionale va bene. E impulsivo come una donna a fare shopping talvolta, eheh, mi ricordo la velocita' di acquisto del sopradetto. invece dal brano qui sotto e' nata il tentativo di poesia Cinese.
A un famoso poeta giapponese fu domandato come si componga una poesia cinese.
"La consueta poesia cinese è di quattro versi" spiegò lui. "Nel primo verso c'è la premessa; nel secondo c'è la continuazione di quella premessa; il terzo verso si allontana dall'argomento e ne comincia uno nuovo; e il quarto verso collega i primi tre. Un canto popolare giapponese esemplifica quanto ho detto:
A Kyoto vivono le due figlie di un mercante di seta.(da 101 STORIE ZEN, a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps, traduzione in italiano di Adriana Motti) @
La più grande ha vent'anni, la più giovane diciotto.
Un soldato può anche uccidere con la sua spada,
Ma queste ragazze uccidono gli uomini coi loro occhi.
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